Il dono più grande di papa Benedetto XVI: la messa vera

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di Lamberto Padeletti

Una riflessione a quindici anni dalla pubblicazione del motu proprio Summorum pontificum di papa Benedetto XVI, oggi drammaticamente smentito e rimosso dagli attuali vertici del Vaticano.

Un documento fondamentale per la fede

Il 7 luglio 2022 il popolo cattolico ha ricordato il 15° anniversario della lettera apostolica in forma di motu proprio Summorum Pontificum, pubblicata il 7 luglio 2007 e con la quale il Papa Benedetto XVI ha liberalizzato la cosiddetta messa in latino, come la vulgata corrente la definisce. Tale atto magisteriale per i cattolici cresciuti nel dopo concilio è stato una grande e inaspettata sorpresa che ha consentito alla totalità dei fedeli e non solo ad una piccola minoranza già autorizzata, di partecipare alla celebrazione di quella che è stata la preghiera pubblica della Chiesa per quasi 2000 anni.


La messa in latino o vetus ordo è il concentrato e la sintesi più elevata dalla Tradizione della Chiesa che Benedetto XVI ha voluto riconsegnare al popolo cattolico perfettamente ignorante sul punto per confermarlo nel depositum fidei. È stata un‘operazione per riportare la liturgia antica, che ha alimentato la fede dei nostri avi, al centro della vita della chiesa in quanto la lex orandi è lex credendi. Non finiremo mai di ringraziare il Sommo Pontefice Benedetto XVI per aver affermato la piena liceità della messa in latino che educa all’adorazione di Dio Trinità attraverso la preghiera del corpo con l’inginocchiarsi spesso, alla preghiera del cuore negli svariati momenti di silenzio in cui è ritmata la celebrazione, all’adesione dell’intelligenza alla dottrina pregata di sempre.

In sintesi, la messa antica, che ha avuto in questi anni un’adesione massiccia soprattutto tra i giovani, sviluppa un sensus fidei e uno spirito di preghiera che i cattolici, abituati alla messa attuale, hanno smarrito o quantomeno molto affievolito.Chiudo con un ricordo: mi è capitato di sentire questo commento di un sacerdote che celebra regolarmente la messa antica: “Dopo la celebrazione della messa tutto è piccolo”.

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